Una città sicura, ricca di attrazioni culturali e locali per tirar tardi. Madrid è sempre più popolare tra i turisti italiani, che nel 2017 sono stati oltre 362mila. Ecco 7 esperienze per vivere la città in tutte le sue bellezze.
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Il palazzo reale (ancora in uso) più grande d’Europa è un forziere di gioielli e sorprese inaspettate. Le sue opulente sale sono decorate da oltre tremila arazzi, i più antichi dei quali risalgono al XVI secolo, lampadari francesi, marmi spagnoli, sete con intarsi in oro e argento, stucchi e porcellane di gusto cinese, e una collezione di 500 orologi da tavola e parete di finissima fattura.
Anche chi non è appassionato di calcio si lascerà affascinare dalla storia di questa squadra nata nel 1902 ed eletta dalla FIFA Miglior Club del XX secolo.
Durante il tour si sale sugli spalti e si scende negli spogliatoi, si ammirano le decine di trofei e palloni d’oro vinti dai suoi top player e si fa un viaggio virtuale e interattivo lungo la storia del club, i goal e le caratteristiche dei suoi giocatori.
Lungo il viale alberato settecentesco Paseo del Prado, si concentrano tre dei musi più importanti al mondo: il Museo Reina Sofia con la collezione di capolavori moderni e contemporanei, il Museo del Prado con la collezione di pittura spagnola più grande al mondo, e il Museo Thyssen-Bornemisza con tesori dell’arte italiana e altri capolavori.
Il “Central Park madrileno” si estende per 125 ettari nel cuore della città con alberi secolari, roseti, sculture, teatri delle marionette e aree espositive.
Uno dei distretti di maggior tendenza della città è Chueca, dove si concentra la comunità gay. Molto piacevole e popolare per una cena o un pranzo è il Mercato di San Antòn, con la terrazza che domina il quartiere.
Quello che un tempo era il mattatoio di una periferia degradata della città, oggi è uno dei centri di arte contemporanea più vitali di Madrid. Il Matadero ospita mostre temporanee, una cineteca, ambienti aperti alla creatività e al coworking.
Il quartiere letterario di Madrid deve il suo nome ai grandi scrittori del ‘600, da Cervantes a Lope de Vega.
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- Alessandra Sessa