AZZORRE: L’alfabeto delle emozioni

di Silvia Ugolotti testo e foto

@silvia.ugolotti

 

Un arcipelago che profuma di sale, ortensie e libertà. In mezzo all’Atlantico, a metà strada tra Europa e America, è un patrimonio geologico e naturale, un segreto ben custodito modellato dal vento, plasmato dal fuoco e dall’oceano.

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Arquipélago

Arquipélago. Centro de Artes Contemporâneas dos Açores è un interessante spazio di arte contemporanea multidisciplinare. Costruito sull’isola di São Miguel in un’ex fabbrica di tabacco del diciannovesimo secolo ospita mostre, performance e atelier di artisti.

 

Biscoitos. Le chiamano le piscine di Biscoitos per le acque calme. Sono sull’isola di Terceira. Protette da una barriera naturale di rocce nere, sono perfette per una nuotata senza rischi. Appena fuori si può fare snorkeling.

Il faro di Capelinhos

Capelinhos. È il faro più scenografico sull’isola di Faial. Una torre fiera e spettacolare in mezzo a un deserto di lava creato da un’eruzione sottomarina nel 1954. Si sale alla lanterna, si visita il museo sotterraneo dedicato a mare e vulcanologia e si cammina lungo i sentieri che portano alla costa: spettacolare.

Scogliere sotto al faro di Capelinhos

Dona Amélia. È la regina della pasticceria “O Forno” che a Angra do Heroísmo a Terceira (la capitale storica delle Azzorre, tutta case colorate e atmosfere coloniali) sforna ogni giorno squisiti dolcetti a base di spezie e zucchero, conosciuti come i Bolos da Dona Amélia

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foreste coperte di muschio

È un luogo che è “un fuori luogo”, scrisse Antonio Tabucchi pensando a questo arcipelago. “Quando tornai mi parve che anche il mio viaggio fosse stato immaginario”.

 

Faial è l’isola che più di ogni altra è legata a doppio nodo alla vita dell’Atlantico. Balenieri, navigatori e marinai qui hanno trovato rifugio dopo aver affrontato le sue correnti impetuose. Ma ancora oggi velisti coraggiosi che compiono traversate oceaniche e avventurieri esistenziali in cerca di nuove frontiere vi fanno approdo.

Baia di Porto Pim

Genuino. Nella splendida baia di Porto Pim a Faial, sorvegliata da un lato dal Monte da Guia (antico vulcano spento), dall’altro dalle case arroccate dei balenieri c’è Genuino, un ristorante diventato celebre per la sua cucina semplice a base di pesce e per i racconti di mare che Genuino Madruga, proprietario del ristorante, regala ai suoi ospiti. Un vero lupo di mare che per due volte ha girato il mondo in solitaria con la barca a vela.

Murales di Horta

Horta. La sua marina è la quarta al mondo per importanza. Banchine e frangiflutti sono opere d’arte sotto il cielo: ogni centimetro è stipato di dipinti colorati. Sono le opere a mano di chi deve prendere il largo, li chiamano, infatti, i murales di boa sorte, un buon auspicio artistico che è il racconto sulla pietra della vita di mare

pascoli verdi a Terceira

Isole. Flores, Corvo, Graciosa, Terceira, São Jorge, Pico, Faial, São Miguel, Santa Maria: sono nove, ognuna con le sue peculiarità, paesaggistiche, culturali e gastronomiche. Tutte valgono il viaggio

 

Jeep Safari. È una delle modalità di escursione per esplorare le bellezze dell’arcipelago. Le organizza Comunicair di Tiago Fortuna, insieme a spedizioni in bici, kayak e trekking. Le sue attività sono  fuori dai circuiti più conosciuti, esperienze digital free nella natura.

KLMNO

Coste frastagliate | Chill out a São Miguel

Kayak Far conoscere la natura di São Miguel a turisti e viaggiatori è la mission di Futurismo. Dal kayak al paddling, ma anche il nuoto con i delfini e il whale watching.

 

Lagoa Azul e Lagoa Verde. Sono due splendidi laghi nel villaggio di Sete Cidades a São Miguel. Ci si arriva in auto oppure con un sentiero molto panoramico che parte dalla cresta della grande Caldeira (un grande cratere) e la costeggia.

Festa al Museu do Vinho | Finestre

Museu do Vinho. Aperto nel 1999 in un antico convento di  suore carmelitane ripercorre storia e tradizioni della viticoltura dell’isola di Pico (Rua do Carmo, Madalena). Le piante crescono tra spaccature di lava, protette da un’infilata di muretti a secco che messi idealmente uno a fianco all'altro segnano una linea di 90 mila chilometri, I vini, frutto di una lunga tradizione, sono freschi e minerali,

 

Norberto Diver. Norberto Serpa dei fondali marini dell’arcipelago conosce ogni piega: “ogni mia ruga è un anno di mare”, dice.  Le sue escursioni di scuba diving seguono i migliori spot nel triangolo di oceano tra Pico, Faial e San Jorge. Organizza anche whale watching.

 

O Morro. Questo piccolo caseificio sul mare ha fatto del proprio formaggio biologico un orgoglio della gastronomia locale. L’amanteigado, prodotto squisito e burroso, è finito anche tra le ricette cucinate in una delle edizioni di Masterchef Portogallo. I proprietari, Rui e Nuno Caldeira, suggeriscono di gustarlo al cucchiaio o con il pane. Per visite guidate, meglio prenotare.

PQRST

Ponta do Pico

Pico. È l’isola dell’incontro fra l’uomo e gli elementi. Nera, selvatica, in apparenza ostile, svela la propria bellezza a poco a poco. Ponta do Pico, il vulcano che la sorveglia, con la punta innevata e spesso coperta dalle nuvole si alza oltre i 2300 metri di altezza. Ai suoi piedi c’è il rifugio Casa de Apoio da Montanha e da qui parte il sentiero che porta alla cima. Sono sette ore di marcia tra andata e ritorno: si fatica, si suda ma quando si arriva in cima lo spettacolo vale l’arrampicata.

 

Quinta das Mercês. Questa splendida villa coloniale a Terceira si affaccia sull’Atlantico con un salotto arredato mobili d’epoca e vetrate sul mare: perfetto per una serata intima con un buon libro. Ci sono anche un campo da tennis, piscina, kayak e biciclette a disposizione degli ospiti.

Cella Bar

Roof Bar. Il tetto del Cella Bar, a Pico, è uno spettacolo al tramonto quando, con un bicchiere di buon vino in mano, si osserva la silhouette dell’isola di Faial di fronte. Firmato dallo studio di architettura Fcc è un vecchio fienile sulla scogliera a cui è stata aggiunta una sinuosa struttura in legno.

 

Scrimshaw. All’interno del Peter’s Cafè Sport a Horta (José Azevedo 9), tutto dettagli nautici, il bollettino dei venti sempre aggiornato, c’e un museo di scrimshaw: sono denti di capodoglio intagliati dai balenieri per passare il tempo quando erano in mare, veri e propri capolavori artistici.

Peter's Café SPort

Tè. Chá Gorreana è la più antica piantagione di tè rimasta in Europa. Produce dal 1883 lontano da inquinamento, un infuso puro e biologico. All’interno ci sono anche un bar, un museo e uno shopping corner.

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Angra do Heroìsmo

Unesco. L’incalcolabile valore delle Azzorre è stato riconosciuto già da parecchi anni. L’Unesco ha, infatti, dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità il centro storico di Angra do Heroísmo nell’isola di Terceira e il paesaggio dei vigneti di Pico, sull’isola omonima.

 

Vapori. Termas da Ferraria è un insieme di piscine naturali di acqua di mare riscaldata da vapori vulcanici. Perfetta per una talassoterapia atlantica. Acconto c’è un centro wellness per trattamenti e massaggi.

Whale Watching

Whale watchig. Ovunque nell’arcipelago vale la pena partire per un’escursione a bordo di zodiac per vedere sbuffare le balene nelle acque nere dell’Atlantico. Questi magnifici cetacei da sempre fanno parte della storia delle Azzorre: l'incontro tra la Corrente del Golfo e quelle che provengono da nord, più fredde e ricche di nutrienti, determina una situazione favorevole che attira questi grandi mammiferi marini. Per conoscere la storia dei balenieri e le loro avventure a Pico c’è il Museu dos Baleeiros costruito in un’antica e suggestiva casa di pescatori (Rua das Baleeiros, Lajes do Pico, tel. +351292679340).

 

Xxx. Baci dalle Azzorre. Un arcipelago dalla bellezza mistica e primitiva

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Paesaggi mistici nella nebbia

Yoga Per fare yoga è da segnalare Aldeia Da Fonte, un nature hotel in pietra vulcanica di Pico che propone ai suoi ospiti attività slow per rigenerarsi in sintonia con l’ambiente. Dalle lezioni di yoga in giardino al Tai Chi e per perdersi con lo sguardo all’orizzonte c’è una torre di osservazione. Spesso si avvistano balene.

Coste fiorite a São Miguel | Ombra del faro di Capelinhos

Zolfo. Il parco geotermico di Furnas ha uno scenario da inferno dantesco tutto vapori solforosi e fango. Vicino c’è Terra Nostra Botanic Gardens, un giardino botanico profumato e rigoglioso che possiede al suo interno la più grande piscina di acqua termale d’Europa e un hotel. Nella sale del suo ristorante si può ordinare il cozido, piatto tipico a base di carne, cotto sotto la terra calda di Furnas.

Il parco geotermico di Furnas

Informazioni

 

Sul sito ufficiale del turismo delle Azzorre Visit Azzorre si trovano notizie su luoghi di visita e novità.

 

Arrivare

Ponta Delgada. Una strada

Dall’Italia partono voli Ryanair (ryanair.com) per l’aeroporto di Ponta Delgada a São Miguel

Surfisti a Terceira