Rodi: Itinerario In Moto Sull’isola Delle Rose

Il blu intenso del mare, il bianco luminoso delle case, il verde delle sue valli interne. Questi 3 colori dipingono quel quadro che è l’isola delle rose, la più grande del Dodecaneso: Rodi. Il suo nome, infatti, in greco antico significava “rosa” e oggi è uno dei suoi simboli principali.

 

Rodi è, tra quelle greche, l’isola perfetta da esplorare a bordo di una moto o di uno scooter, soprattutto se si è da soli, in coppia o con un gruppo di amici: in lunghezza, infatti, non raggiunge nemmeno 80 km. Si possono quindi visitare le località principali spostandosi su strade ben asfaltate, senza troppo traffico e con la comodità di trovare facilmente parcheggio vicino a calette isolate o a borghi più conosciuti, anche in alta stagione. 

Rodi, il centro più importante dell’isola

Rhodes

Siamo sulla punta nord dell’isola e qui sorge la città conosciuta soprattutto per il Colosso di Rodi, che era una delle sette meraviglie del mondo antico. Lasciata la moto nei parcheggi liberi al porto, dove attraccano numerose navi da crociera piene di turisti, varcate una delle porte che si trovano lungo la cinta muraria che divide la parte moderna della città dal borgo medievale (patrimonio Unesco). Quindi perdetevi tra i suoi vicoli in pietra e tra le vecchie abitazioni, finché non arriverete in Piazza Ippocrate, il cuore del centro storico di Rodi, con una fontana al centro. Salendo lungo la parte alta del borgo e percorrendo infine la Via dei Cavalieri si raggiunge, in cima al promontorio, il Palazzo dei Gran Maestri dei Cavalieri di Rodi, che merita certamente una visita: si tratta di un edificio del XIV secolo, distrutto nell’800 e ricostruito nella prima metà del ‘900. Della costruzione originale restano più solo le torri dell’ingresso. All’interno si trova un grande cortile da cui si accede alle sale decorate con reperti provenienti da tutta l’isola o da altre isole greche vicine, o ancora dall’Italia o dalla Cina.

 

Kalithea e una caletta nascosta

Kalithea

Scendendo lungo la costa est, dopo circa 15 km si trovano le antiche terme di Kalithea, di cui oggi è solo visitabile l’antico edificio sul mare, senza vederle in funzione. Consiglio di andarci al tramonto: l’atmosfera è quasi mistica, con il sottofondo del mare proprio a due passi, oltre gli scogli. E proprio qui vicino si trova anche una caletta nascosta, fatta di pietre e roccia, segnalata solo da un cartello indicante la spiaggia. Un piccolo paradiso dove l’acqua è bassa, calda e ci sono davvero poche persone a godersi tutto questo paradiso. Insomma è una chicca: una fortuna per chi riesce a trovarla!

 

Petaloudes, la valle delle farfalle

Petaloudes

Ha un non so che di magico il nome di questa valle, Petaloudes: siamo nella parte interna dell’isola, a circa 15 km da Kalithea, salendo lungo un promontorio immerso nel verde. Il parco, a pagamento (9 euro a testa), ospita un’unica specie di farfalle (la Panaria Quadripunctaria) che vive in questa valle soprattutto nei mesi tra luglio e agosto: la farfalla che popola questi boschi è caratterizzata da un colore scuro, con strisce chiare tendenti al giallo, e in alcuni casi ha una macchia rossastra. Per la loro conservazione è bene lasciarle tranquille sulle cortecce degli alberi, senza battere le mani o spaventarle pur di vederle volare. La valle è attraversata dal fiume Pelecanos, che nel suo corso dà vita a cascate e laghetti; è molto ombrosa, ricca di pini, e la si attraversa salendo lungo i sentieri, tra scale e ponticelli.

 

Lindos: casine bianche e un’acropoli a picco sul mare

Lindos

Siamo a 40 km (50 minuti in motorino) da Petaloudes: la strada che scende dalla valle è a curve, state attenti perché se fa molto caldo, d’estate, l’asfalto tende a sciogliersi un po’. Una volta rientrati sulla 95, la strada che scende lungo la costa, vi basterà andare sempre dritto e seguire le indicazioni per Lindos, a tutti gli effetti il borgo più bello di Rodi!

 

Attraversate il centro storico a piedi nei vicoli all’ombra delle casette bianche: è molto turistico ma ne vale la pena. Qui troverete ristorantini, negozi con prodotti artigianali in legno e pizzo, chiesette ortodosse. Proseguendo lungo il sentiero, in una mezz’oretta, arriverete in cima all’acropoli, dove si staglia nella sua imponenza il tempio dorico di Athena Lindia, che guarda verso la spiaggia raggiungibile in pochi minuti a piedi dal borgo. 

Prassonissi e i suoi due mari

Prassonissi and his two seas

L’ultimo tratto di strada è il più faticoso per chi viaggia in moto: consiglio di non farlo nelle ore più calde del giorno per evitare insolazioni e scottature. Da Lindos dista 50 km e in scooter ci vorrà un’ora abbondante: calcolate bene il tempo a vostra disposizione per fare ritorno prima che scenda la sera. Questa è la punta più a sud dell’isola di Rodi e a Prassonissi c’è un lembo di terra, anzi di spiaggia, che collega la terra ferma a un piccolo isolotto. Curiosità: la spiaggia divide il Mar Egeo (ad est) dal Mar Mediterraneo (ad ovest), ed è conosciuta dagli appassionati di kitesurf per il forte vento e per le correnti che consentono di praticare questo sport soprattutto sul lato del Meditteraneo, con l’acqua più fredda rispetto al lato dell’Egeo, che ha l’acqua calma e calda.

 

In generale, il lato ovest dell’isola è molto meno battuto e non vi sono molte strade o spiagge che meritano di spingersi da quella parte: infatti i centri più interessanti si trovano tutti sulla costa est, dove consiglio di cercare un alloggio o un b&b. 

 

- Silvia Cartotto