11 luoghi da visitare assolutamente a Napoli

Sapete, in realtà il famoso aforisma Vedi Napoli e poi muori è incompleto.

La versione esatta infatti dice Vedi Napoli e poi muori…dalla voglia di tornare!

Se siete in viaggio verso il Sud Italia, ecco 11 luoghi da visitare assolutamente a Napoli con un unico e preziosissimo consiglio: abbandonare ogni pregiudizio o l’anima autentica di Napoli vi negherà l’immersione totale nella sua colorata frenesia cittadina.

Lo proverete sulla vostra pelle: il Cristo Velato scatena emozioni potentissime. Vi sorprenderete a fissare quel sudario di marmo e più di una volta verrete sopraffatti dalla tentazione di soffiare per sollevarlo dal corpo di un intenso e bellissimo Cristo deposto.

La settecentesca Cappella Sansevero che custodisce il Cristo Velato è un luogo affascinante, misterioso e permeato di simbologia massonica in ogni anfratto.

E d’altra parte l’uomo che l’ha ideata è Raimondo di Sangro, settimo principe di Sansevero, uomo dalla sinistra fama di alchimista, massone e profondo conoscitore dell’esoterismo. Non spaventatevi infatti se scendendo nella cripta vi imbatterete in due corpi mummificati, frutto di un oscuro esperimento dello stesso principe!

Leggende e folklore a parte, la Cappella Sansevero è un piccolo gioiello nascosto tra i vicoli del centro che va inserita di diritto in cima agli 11 luoghi da visitare assolutamente a Napoli.

Nella periferia collinare del quartiere Sanità c’è un luogo speciale nel quale la fantasia del popolo napoletano è stata capace di fondere sacro e profano, misticismo e fede. Siamo in uno dei luoghi più autentici di Napoli, un incredibile cimitero dove non regna la morte ma la vita!

Il Cimitero della Fontanelle è una cava immensa di tufo e contiene qualcosa come 40 mila resti (femori e capuzzelle) di persone decimate dall’epidemia di peste del 1600.

La consuetudine secolare di adottare le capuzzelle in cambio di grazie e favori, ha favorito la nascita di leggende come quella del “Capitano” o di “Donna Cuncètta”, le cui storie si possono scoprire direttamente sul posto, magari con una visita teatralizzata.

Questa zona collinare della Sanità è raggiungibile con i mezzi pubblici o comodamente in auto.

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Del Maschio Angioino colpisce assàje il contrasto fra l’aspetto rude e spartano delle torri Vs le ricche decorazioni dell’Arco Trionfale del portale d’ingresso.

Noto anche come Castel Nuovo, il Maschio Angioino è una possente fortificazione che domina il porto di Napoli e in passato le sue merlature hanno visto passare artisti e letterati come Giotto, Boccaccio e Petrarca mentre oggi ospita mostre, eventi culturali ed è sede del Museo Civico.

Gettonatissima la Sala della Loggia dove si celebrano abitualmente matrimoni con rito civile. Volete mettere un “Si lo voglio” pronunciato in una imponente fortezza medievale come questa?

C’è un posto a Napoli dove si può degustare l’oro nero migliore della città all’insegna dei fasti della Belle Epoque. Il Gran Caffè Gambrinus è il caffè letterario più raffinato e sofisticato di Napoli.

Gli specchi, le decorazioni e gli stucchi che impreziosiscono i soffitti, sono stati testimoni dell’Unità d’Italia e da quel 1860 tutta l’élite intellettuale e artistica europea è passata da qui.

Oscar Wilde, Ernest Hemingway, Gabriele D’Annunzio e la Principessa Sissi (solo per citare alcuni nomi), hanno apprezzato un caffè che sorseggiato fra questi tavoli non è una semplice bevanda ma un’autentica ispirazione.

Il Daily Telegraph e la CNN hanno consacrato Toledo come la più bella stazione metro d’Europa.

Al costo di una corsa è possibile entrare praticamente in un museo d’arte contemporanea.

Non a caso l’intera linea prende il nome di Metrò dell’Arte proprio perché ognuna delle 15 stazioni si presenta come un’opera dal grande impatto artistico.

Nella stazione metro di Via Toledo in particolare si ha l’impressione di immergersi nelle profondità marine grazie agli straordinari giochi di luce sulla gamma cromatica cangiante dal blu all’azzurro.

Ampia 25 mila metri quadrati, Piazza del Plebiscito è nota ai turisti non solo per il tradizionale capodanno di piazza, ma anche per il gioco/sfida di riuscire ad attraversarla bendati e in linea retta. La leggenda narra che la Regina Margherita avrebbe concesso la libertà solo ai detenuti del Regno che fossero riusciti nella prova.

Inutile dire che mai nessuno riuscì a completare la traversata, si pensa a causa di una maledizione, ma la ragione reale è nella pendenza impercettibile che impedisce a chiunque sia bendato di compiere una linea retta. Ma voi provateci ugualmente, risate assicurate!

Il Belvedere più ispirato della città: siamo all’ombra della Certosa di San Martino ed ecco il Vesuvio, Spaccanapoli, il Golfo con il profilo di Capri e l’infinito skyline della città. È una vista così bella ed appagante che per un attimo (ma solo un attimo) non avvertirete più la necessità di viaggiare altrove.

Un’emozione da provare anche al tramonto, per poter ammirare il fantastico gioco di luci ed ombre di una Napoli che si accende di puro romanticismo. La giusta conclusione dopo una passeggiata serale, magari prima di tornare in hotel.

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Maestosa e così squisitamente liberty, la Galleria Umberto I è un trionfo di stucchi e decorazioni e da almeno tre secoli è il salotto buono di Napoli. Questa galleria commerciale ottocentesca ha quattro ingressi, un elegantissimo pavimento di marmo intarsiato e una luminosa copertura di vetro.

Un monumentale capolavoro che vede in ogni stagione eventi, iniziative ed occasioni in cui fare shopping all’insegna delle firme internazionali d’alta moda.

Siamo nel Complesso Monumentale di Santa Maria La Nova, uno dei luoghi da visitare assolutamente a Napoli, e Dracula è sepolto qui. A dirlo non è il simpaticissimo Giacobbo ma un’autorevole ricerca dell’Università di Tallin in Estonia.

Sconosciuta ai più, questa antica tomba nobiliare presenta iscrizioni e simbologie inequivocabili: la scritta Vlad il Balcano e il drago simbolo dell’Ordine Cavalleresco a cui apparteneva Dracula. Ma non è tutto, la termocamera usata nell’esaminazione ha evidenziato un sinistro ed inspiegabile calore provenire dietro la lapide!

Quindi tra gli 11 luoghi da visitare assolutamente a Napoli c’è la tomba, vera o presunta, di Vlad III di Valacchia l’Impalatore. 

E considerando che a Napoli vige il rigore del “non è vero ma ci credo”, prima di visitare la sepoltura è consigliabile abbondare con l’aglio sulla pizza marinara. Ma a proposito di pizza…

Nell’era della globalizzazione la parola “pizza” si pronuncia esattamente così ad ogni latitudine. Ma se permettete è a Napoli che la pizza è the real, the original, the only one.

La pizza di Gigi Il figlio del Presidente è sottile, con un cornicione godurioso e cotta in forno a legna dopo una lunga lievitazione. Gigi in realtà non è figlio di un Presidente ma di Ernesto, un ex scugnizzo napoletano che nel 1994 durante il G7 di Napoli, vide presentarsi nella propria friggitoria l’allora Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton. I Napoletani ci misero un attimo a consacrarlo simpaticamente il Pizzaiolo del Presidente.

Dopo la scomparsa prematura di Ernesto, suo figlio Gigi nel 2009 apre la pizzeria Il Figlio del Presidente in Via Duomo per mantenere vivo il ricordo della sua apprezzata arte di pizzaiolo napoletano.

È severamente vietato lasciare Napoli senza aver assaggiato il caffè Caldofreddo di questo minuscolo bar nel cuore dei quartieri Spagnoli.

Al costo di 1 Euro e a pochi passi da Via Toledo, le vostre papille gustative sperimenteranno il Nirvana: crema di latte montata a freddo, caffè espresso, zucchero, un goloso topping al cioccolato e l’ingrediente segreto.

Combinati insieme formano un’autentica poesia. Ma non provate ad estorcere la ricetta al simpatico proprietario, non ve la consegnerà mai!

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- Testo e foto di Daniela – L’Orsa Nel Carro Travel Blog