La doppia anima di Alghero

I bastioni Marco Polo

Lambita da un mare che più turchese non si può, abbracciata da un golfo grande, Alghero, nel nordovest della Sardegna, è un insieme di belle piazze, torri spagnole e lunghi bastioni. Una città catalana in terra sarda, dove le culture che si sono incrociate nel passato ne hanno arricchito l’identità. 

Nel cuore dell’Alguer

Vie del centro

Si parla catalano, si mangiano tapas, paella e “fregula” sarda. Cucinata secondo tradizione, naturalmente. Le architetture cittadine sono fiorite sotto la corona aragonese, c’è un cuore spagnoleggiante, ma tra i borghi e le vie strette che portano nomi catalani si respira una forte tradizione isolana. Il vento poi, quando soffia, gonfia due bandiere, una bianca con i quattro mori, l’altra gialla e rossa: Alghero, o Alguer, una e duplice, è una delle più belle città della Sardegna. Energica e solare, si sveglia e si addormenta a ritmi latini, con i turisti in ogni stagione a riempire i tavolini dei caffè dal tramonto all’aperitivo.

 

Si passeggia da Piazza Civica passando per Palazzo Guillot, la Chiesa di San Francesco, con il chiostro interno e la chiesa di San Michele e Palazzo Machin in via Principe Umberto, per apprezzare i motivi gotico-catalani e rinascimentali della facciata. Si passeggia lungo i bastioni inondati di luce e nel viavai dei suoi vicoli acciottolati. 

L’oro rosso

Gioielleria del centro storico

Si chiama Corallium Rubrum ed è considerato l’oro rosso di Alghero, uno dei suoi simboli diventato famoso grazie alla sapiente lavorazione degli artigiani, i corallari. Tra i più pregiati del Mediterraneo, oggi la pesca del corallo di Alghero è stata rigidamente disciplinata e sottoposta a severi controlli. Per salvaguardare l’ecosistema la pesca può essere praticata soltanto 25 volte all'anno (tra maggio e ottobre)  esclusivamente in immersione, con l’aiuto di una piccozza a circa 80 metri di profondità.

 

A rendere così pregiato questo tesoro del mare è il suo colore intenso e la compattezza della grana. Mani esperte e appassionate lo lavorano con la tecnica dell'incisione e quella del liscio che consentono di plasmarne i rami dando la forma desiderata. Dal mare alle vetrine delle botteghe, i maestri corallari di Alghero creano vere e proprie opere d’arte gioielliera. Tra le più raffinate ci sono quelle che escono dal laboratorio di Marina Ferraro (Via Lido 55), una delle poche donne a fare oggi questo mestiere. Dal 2015 è protetto da un marchio di qualità “Corallium Rubrum Alghero”: identifica gli artigiani e tutela i consumatori contro le contraffazioni.

 

Per ripercorrerne la storia c’è il Museo del Corallo all’interno di una villa Liberty che raccoglie documenti, monili, quadri e oggetti (Via XX Settembre, 8 ).

Questione di gusto

Le case sui bastioni | Passeggiata sui bastioni prima dell’aperitivo

La paella, gli spaghetti alla bottarga e le aragoste che per la maggior parte degli esperti gourmet sono tra le migliori al mondo: merito dell’ambiente in cui crescono, dei fondali rocciosi e della salinità del Mediterraneo. Ottimi ingredienti, e buona cucina ad Alghero si mangia bene e si beve meglio. S’inizia con l’aperitivo sui bastioni al Cafè Latino (Bastioni Magellano 10), per il miglior tramonto sul promontorio di Capo Caccia, per continuare la serata alle tavole di ristoranti giovani e colorati come La Cullera (Via Sannino 7) dove il menu, per lo più di pesce, è un mix di tradizione e creatività. Se invece si vuole compiacere il palato con piccoli assaggi dal gusto esplosivo, sono perfette le tapas di Sardoa, in Piazza Duomo. Per il dopo cena, invece, ci si trasferisce in via Maiorca la rambla sarda, che è un susseguirsi di locali dove spesso si suona musica dal vivo. 

Baie e sentieri

Veduta dal promontorio di Capo Caccia

La natura intorno ad Alghero esplode di bellezza, fuori e dentro il mare che qui ha acque pulite e una Bandiera Blu a garantirne la qualità, quella assegnata a Porto Ferro, due chilometri di sabbia color ocra e scogli in trachite rossa. E’ una riserva naturale, con una profumatissima macchia mediterranea, sorvegliata da torri di avvistamento spagnole. All’interno, ci sono sentieri panoramici da percorrere a piedi o in mountain bike.

Antica torre di avvistamento | Macchia mediterranea: dettagli

Gli alberi, insieme a dune di sabbia coperte di gigli marini, separano la spiaggia dallo splendido scenario del lago di Baratz, unico naturale dell’isola. Accanto alla spiaggia un chiringuito aperto in estate è  punto di ritrovo di amanti della wilderness e di surfisti.

 

Altra riserva da esplorare è quella che circonda il promontorio di Capo Caccia: sotto il suo sperone di roccia è nascosta la Grotta di Nettuno. La si raggiunge a piedi dalla sommità del promontorio scendendo lungo l'Escala del Cabirol (scala del capriolo), una scalinata con vista mozzafiato di oltre seicento gradini. 

Il viaggio è la strada

Il turchese del mare di Alghero | Terrazze sul mare

“Incantevole spazio intorno e distanza da viaggiare, nulla di finito, nulla di definitivo. È come la libertà stessa”: questa citazione dello scrittore inglese David Herbert Lawrence ben si adatta a introdurre il fascino di una delle strade più scenografiche del Mediterraneo. Da Alghero parte la litoranea che per oltre quaranta chilometri corre fino a Bosa, la cittadina fluviale un tempo famosa per la tradizione conciaria  con le case dai colori pastello. È la Provinciale 105, un nastro d’asfalto panoramico sospeso tra mare e montagna, dove nidificano i grifoni. Una strada che, fiancheggiata dal mare, disegna curve strette e sinuose per assecondare la conformazione della costa, 

How to

Fiori nella sabbia

Arrivare

Voli a Alghero con Ryanair

 

Dove dormire

Una stanza della Maison Bienestar

Nel centro storico Maison Bienestar è un luogo di ospitalità di charme all’interno di un palazzo dalle origini antiche al centro di Alghero, dove elementi architettonici tipici delle antiche dimore della città, come legno e arenaria, fanno da cornice agli ambienti. Le parole chiave? Stile e comfort. 

Boutique hotel Villa Mosca

L’alternativa sul lungomare è Villa Mosca, residenza liberty: ci sono sei camere eleganti e all’interno del parco che la circonda ci sono i “Villini”, per chi cerca privacy e silenzio.

 

 

Di Silvia Ugolotti testi e foto – @silvia.ugolotti