Icone architettoniche in Olanda

L’architettura moderna ricopre un ruolo di grande rilievo in Olanda, dov’è infatti possibile ammirare una varietà di edifici diventati importanti icone architettoniche; Questo articolo vi dirà quali sono e dove si trovano. 

Rotterdam

Markthal Rotterdam © Ossip van Duivenbode

Il centro della città di Rotterdam fu distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale, lasciando ai cittadini due possibilità; ricostruire quello che era andato perso o trasformare la città in una metropoli moderna dall’architettura contemporanea.

 

Oggi Rotterdam viene anche chiamata la “Manhattan sul fiume Mosa”, una città a misura di architetto, con grattiacieli che si ergono al di sopra della pianura olandese.

 

Il Ponte Erasmus, la stazione centrale, la Fabbrica Van Nelle, l’edificio De Rotterdam, le Case Cubiche e il Timmerhuis sono solo alcuni degli esempi dell’incredibile archittetura di questa città portuale.

 

Una delle costruzioni più recenti e singolari è il Markthal, dalla forma a ferro di cavallo. Completato nel 2015, questa enorme struttra ospita una mercato gastronomico, caffè e ristoranti e ben 226 appartamenti, il tutto in una superficie di 4600 m². A decorarne il soffito un’imponente opera d’arte digitale di 11.000 m², pari a due campi da calcio.

Utrecht

Rietveld-Schröderhuis Utrecht

Utrecht è stata la residenza di Gerrit Rietveld, uno dei designer olandesi più famosi del movimento De Stijl. Nel 1924 la mecenate Truus Schröder gli commissionò di progettare la sua residenza in città.

 

Un elemento importante della costruzione è la transizione fluida tra interni ed esterni, le line verticali ed orizzontali e senza dubbio, l’uso dei colori primari combinati al bianco, grigio e nero.

 

Rietveld voleva ottimizzare lo spazio attorno e all’interno della casa grazie all’utilizzo delle tre dimensioni, altezza, lunghezza e larghezza.

 

Truus Schröder offrì poi a Rietveld una delle stanze della casa per poterla adebire a studio personale e dopo la morte della moglie, l’architetto ci si trasferì permanentemente. L’edificio è entrato a far parte del Patrimonio UNESCO nel 2000 ed è aperto ai visitatori.

Den Bosch

Palace Quarter Den Bosch

L’architettura antica è ovunque nella vivace e romantica città di Den Bosch ed edifici come la Cattedrale di San Giovanni Evangelista (1380-1520), il Den Moriaan (inizio del trediciesimo secolo) e il palazzo Zwanenbroedershuis (1847) ne sono ottimi esempi.

 

Tutto questo crea un bellissimo contrasto con la modernità del quartiere Paleis nei pressi della stazione centrale. Tra le costruzioni più curiose della zona c’è il complesso residenziale Armada, affacciato direttamente sull’acqua ed opera dell’architetto Anthony Mc Guirk della Building Design Partnership, che ha progettato i parcheggi al di sotto dei giardini. Il progetto ha vinto il premio olandese per l’architettura nel 2003. 

Eindhoven

Strijp S Eindhoven

Eindhoven è la città natale della Philips e vi si possono trovare ancora molti edifici una volta propiretà della famosa azienda olandese. L’odierno quartiere di Strijp-S può vantare un retaggio industriale che si spinge fino al 1930, essendo stato in passato proprio una delle zone proprietà della Philips.

 

Dopo il trasferimento dell’azienda, l’area si trasformò in un quartiere multifunzionale, con appartamenti, ristoranti, uffici e molto altro.

 

Interessante è osservare come le vecchie fabbriche tra cui la Hoge Rug, il Klokgebouw, la Ketelhuis e la Machinekamer siano state adebite a nuovo uso ed accostate a edifici moderni senza però perdere l’autenticità del loro passato stile industriale.

Tilburg

Loft Tilburg by Bedaux de Brouwer Architects

Assolutamente da visitare a Tilburg, nel sud dell’Olanda, è il padiglione urbano Duikklok (letteralmente “orologio subacqueo”), ideato dallo studio Bedaux de Brouwer con la forma di un moderno sottomarino che emerge dall’acqua.

 

Lo scultoreo edificio circolare in mattoni di pietra grigia si sviluppa su cinque livelli e ospita due loft. Le camere da letto ottengono luce naturale attraverso piccole finestre, mentre i salotti hanno ampie vetrate panoramiche.

 

Nimega, una delle città più antiche d’Olanda, fu fondata dai Romani e si trova vicino al confine con la Germania e al fiume Waal.

Nel 1936 due architetti olandesi progettarono l’Auto Palace, una stazione di servizio, con annessi un garage e un’abitazione, seguendo lo stile del “Nieuwe Zakelijkheid”, la corrente del Nuovo Pragmatismo olandese degli anni ’20 e ’30.

 

L’ampia tettoia, le finestre e la torre di vetro abbinati alle pareti bianche, fanno di questo edificio una costruzione unica nel suo genere, ottima ragione per inserirlo nella lista dei monumenti nazionali.

Arnhem

Train station Arnhem

La città di Arnhem è un museo a cielo aperto che offre uno sguardo suggestivo all’architettura olandese nel corso di decenni.

Raggiungendo la città con il treno si arriva a destinazione nella nuova stazione centrale, inaugurata nel 2015 e creata dallo studio UN.

 

Questo edificio di 21,750 m2 in acciaio, moderno e luminoso, è stato progettato dall’architetto olandese Ben van Brakel e vanta una spettacolare struttura a curve, che permette di avere nel terminal principale navate senza colonne portanti alte fino a 60 metri.

 

Lo scopo del progetto era di rendere indefinita la differenza tra spazi interni ed esterni, facendo quindi proseguire il paesaggio urbano all’interno dell’edificio, i cui soffitti, pareti e pavimenti si fondono tra loro senza alcuna interruzione.

Groningen

Groninger Museum ©Bas Meelker

Nel 1987 il direttore del museo di Groninga chiese all’architetto Mendini di progettare un nuovo complesso museale della città, collaborando con altri designer come Philippe Stark, Michele De Lucchi e gli architetti della Coop Himmelblau. Il progetto corale venne completato quasi dieci anni dopo, nel 1994.

 

 Il museo venne costruito su un’isola artificiale in tre blocchi differenti. Ogni blocco è composto da diverse parti, con padiglioni posizionati uno accanto all’altro. Ogni padiglione ha una funzione propria, così come una forma, un colore e materiali differenti. Questi diversi volumi sono collegati tra loro da corridoi che fungono anche da ponti.

 

Un ponte pitturato di blu per ciclisti e pedoni collega le due rive del fiume ed è anche la via diretta tra il centro città e la stazione ferroviaria, facendo del museo una vera e propria porta d’ingresso alla città.

 

Nel 2010 l’edificio è stato rimodernato con l’intervento degli architetti e designers di Studio Job, Maarten Baas, Jaime Hayon e Alessandro Mendini.